Un plauso all'Agenzia delle Entrate di Ferrara

Un plauso all'Agenzia delle Entrate di Ferrara

Spesso ci siamo trovati in disaccordo ed abbiamo criticato, anche aspramente, il comportamento di talune Direzioni Provinciali in occasione di verifiche fiscali effettuate nei confronti di soggetti del no profit; spesso ne abbiamo messo in evidenza la ricerca dei “formalismi” e  l’attaccamento agli aspetti esteriori, in forza dei quali si trascura o si dà minore importanza a ciò che è sostanziale ed essenziale, sottolineandone la rigorosa e pedissequa osservanza delle norme, dei regolamenti, e, in generale, delle formalità e delle convenzioni.

Volentieri, perciò, rivolgiamo un plauso al processo verbale di constatazione (PVC) redatto dai Funzionari dell’Ufficio Controlli della Direzione Provinciale di Ferrara dell’Agenzia delle Entrate in seguito ad una verifica fiscale avvenuta in questo mese nei confronti di un’Associazione; chiarisco che, come spesso accade, gli atti ci sono stati messi a disposizione da un Collega della provincia estense interessato ad avere un nostro parere.

Ricordate le parole dell’allora Direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera ? «Se un accertamento non ha solido fondamento non va fatto e se da una verifica non emergono fatti o elementi concreti da contestare, non è corretto cercare a ogni costo pseudoinfrazioni formali da sanzionare solo per evitare che la verifica sembri essersi chiusa negativamente»; e poi «se il contribuente ha dato prova sostanziale di buona fede e di lealtà nel suo rapporto con il fisco, ripagarlo con la moneta dell'accanimento formalistico significa venir meno a un obbligo morale di reciprocità, ed essere perciò scorretti nei suoi confronti. Allo stesso modo non è ammissibile pretendere dal contribuente adempimenti inutili, ripetitivi, e defatiganti.

Sicuramente i Funzionari di Ferrara avevano bene in mente questo mònito: nel verbale, infatti,  si legge: “Le irregolarità meramente formali riscontrate dai verbalizzanti (e ve ne erano molte ! n.d.r. ), non essendo sanzionabili, non vengono riportate nel presente processo verbale, in quanto non hanno ostacolato l’attività di controllo e non hanno inciso sulla determinazione, liquidazione e versamento dell’imposta”.

I fatti. L’Associazione verificata, da Statuto, “persegue esclusivamente finalità di beneficenza, promozione della cultura in genere, dell’arte in genere, di attività ricreative e di promozione della gastronomia locale”; l’anno oggetto della verifica è il 2011; in questo esercizio l’Associazione ha organizzato due eventi gastronomici per i quali ha redatto singoli rendiconti, acquisiti dai verificatori unitamente ai “listini prezzi” applicati nel corso delle manifestazioni. “E’ parso subito evidente ai Funzionari verificatori che il valore degli incassi dichiarati a fronte degli acquisti non poteva essere verosimile alla luce delle tariffe indicate sul listino prezzi praticato”; di conseguenza venivano estrapolate tutte le fatture di acquisto riconducibili alla realizzazione delle manifestazioni. Nella ricostruzione i Funzionari incaricati però, si fanno “aiutare” dai rappresentanti dell’Associazione, ponendo loro domande e quesiti che mai però danno l’dea di perseguire disegni o percorsi predeterminati, anzi, riconoscono agli organizzatori un largo margine per l’ “autoconsumo” dei soci volontari impegnati, immaginiamo, negli stand gastronomici; peraltro, nell’esercizio esaminato, non risulta agli atti sociali (libro assemblee e consiglio) alcun cenno all’attività istituzionale, ma unicamente all’organizzazione degli eventi gastronomici, né vi è traccia dell’intenzione di reinvestire l’utile conseguito in attività di “beneficenza” o comunque aventi fini solidaristici; ovviamente, starà all’Associazione, eventualmente dimostrare che il ricavato è servito negli anni successivi, a concretizzare quei fini istituzionali e di solidarietà sociale in virtù dei quali l’ente ha ritenuto di appartenere alla famiglia degli Enti non commerciali; ma questa è un’altra storia.

Ciò che rileva ai fini di questo “Punto di vista” è il diverso approccio con il quale la Direzione Provinciale di Ferrara ha condotto la verifica, indipendentemente da quella che potrà esserne la conclusione, atteso che l’Associazione, ne ha pieno diritto !, potrà far valere le proprie ragioni nelle sedi opportune.

Verona, 29 marzo 2015

                                                                                                                                                             Leonardo Ambrosi